Renault Twizy, la non auto che non salverà il pianeta (purtroppo)

Ho avuto modo di provare questo piccolo quadriciclo a motore (elettrico) sviluppato da renault ad emissioni zero. Nonostante il titolo possa intimorire, sono rimasto ben impressionato da questo mezzo.
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Cominciamo col dire che questa soluzione di mobilità cittadina può mettersi , come categoria, tra uno scooter e una citycar. Se quindi avevate in mente di sostituire la vostra seconda auto con la Twizy devo subito farvi cambiare idea. I motivi sono ben presto detti: autonomia massima di 100 km, porte proposte solo come optional, mancanza di un sistema di riscaldamento/condizionatore e per ultimo un assetto molto rigido.
Ma passiamo ora alle note positive, la ricarica avviene collegando la vostra spina in dotazione con la vostra presa di corrente di casa (munitevi però di un adattatore industriale). Per di più queste batterie vi consentono di fare il pieno con solo 1, 5 €. L’idea di muoversi nel classico tragitto casa-lavoro e lavoro-casa è fattibilissimo, sempre che non dobbiate percorrere più di 100 km, ma anche se avete velleità sportiveggianti non esagerate col piede sull’ acceleratore, la vostra carica finirà in circa 70 km, ve lo dico per esperienza personale.
Non crediate che sia un cancello questa piccola e simpatica auto elettrica, su in due si raggiungono gli 80 km/h, con il passeggero seduto dietro a voi nella cellula di sicurezza. Anche lo spunto vi lascerà a bocca aperta come la sua aderenza e agilità nelle curve. Insomma un vero e piccolo go-kart, sospensioni incluse dall’ assetto rigidissimo. Ogni asperità dell’asfalto farà soffrire la vostra colonna vertebrale, immaginate quindi sul pavé dei centri storici. Fate anche molta attenzione a parcheggiare, dovrete fare affidamento ai soli specchietti retrovisori, non c’è un lunotto per vedere dietro.
Il design è sicuramente ben riuscito e vi proietta avanti 20 anni esteticamente rispetto a tutti gli veicoli.
Un’ ultima cosa…assicuratevi di avere 7.800 € sul vostro conto in banca in quanto questa piccola pestifera si fa pagare (a causa delle batterie) ma aggiungeteci anche l’affitto di queste ultime, per l’esattezza 50 euro mensili. Sembra proprio che la Renault voglia mettere i bastoni tra le ruote a questo suo prodotto, rimasto silenzioso come il suo motore a emissioni zero.

2 pensieri riguardo “Renault Twizy, la non auto che non salverà il pianeta (purtroppo)

  1. Nell’articolo viene definito l’aspetto rigido prima come una nota negativa e poi come una nota positiva conseguente all’utilizzo sportivo; viene anche detto che Renault ha “nascosto” l’auto, quando in realtà sono state fatte pubblicità televise, pubblicità con cartelloni nelle grandi città e anche una campagna promozionale di prova per 24 ore gratuitamente in tutto il paese. Viene scritto del noleggio delle batterie ma non si aggiunge come Renault si impegni a sostituirle gratuitamente, appunto perché a noleggio, sotto il 75% della capacità e non viene inoltre menzionata l’esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni (per sempre in Lombardia e Piemonte).
    Ah, non si riesce nemmeno a capire perché non possa “salvare il mondo”.

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    1. Ciao Alberto, grazie per i tuoi commenti. L’assetto rigido mi è si piaciuto per il divertimento che ti offre con una guida briosa ma essendo questa un’ “auto” cittadina dovrebbe offrire maggior comfort. All’inizio renault ha dato grande visibilità a questo mezzo ma ora non se ne sente più parlare. Io stesso la provai gratuitamente per 24 ore e ne rimasi colpito, come anche dal prezzo, che non ha fatto diffondere questo bel mezzo che potrebbe tagliare drasticamente le emissioni di CO2 nelle grandi città.

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