La condanna è arrivata: Sepp Blatter è stato squalificato dal comitato etico per otto anni, insieme a Platini.

Non si sa bene se bisogna parlare al presente o al passato, ma il presidente della FIFA Joseph “Sepp” Blatter è stato condannato. Il Comitato Etico della Federazione ha indagato su un sospetto pagamento effettuato dal Dirigente Sportivo svizzero a favore del presidente attualmente in carica della UEFA Platini, tre volte Pallone D’Oro.
Il fatto preso in esame risale all’anno 2011: Blatter ha effettuato un pagamento a favore del collega di 2 milioni di franchi svizzeri, apparentemente senza motivi validi e fondati. Si parla così di violazione del codice etico a causa di interessi personali dietro questo scambio di denaro, ovvero una consulenza effettuata dal ex calciatore transalpino durante la fine degli anni ’90. Molto più che un conflitto di interessi.

Sia al presidente FIFA uscente che a Platini è stata imposta la squalifica di otto anni da tutte le attività sportive. Sepp Blatter ha già informato che farà ricorso al TAS, il Tribunale di arbitrato per lo Sport di Losanna, in quanto ritiene infondate le accuse mosse verso di lui. Il discutibile dirigente (tanti si ricordano le sue frasi razziste e sessiste), però, ha ammesso di aver stipulato con Michel Platini un accordo verbale, difficilmente dimostrabile in tribunale.
La condanna colpisce in modo maggiore l’ex campione francese. Se Blatter è il presidente uscente e all’età di settantanove anni una sua ricandidatura risulta abbastanza improbabile, dall’altro lato Platini aveva espresso da tempo la voglia di candidarsi al posto dell’amico svizzero alle prossime elezioni. Sfuma così una grande opportunità per l’ex centrocampista della Juventus, che molto probabilmente verrà sostituito da Gianni Infantino.

Qualche anno fa Blatter aveva dichiarato: “Sono come una capra di montagna che continua ad andare e venire. Non posso essere fermato, ma solo andare avanti”. Questa volta si dovrà fermare, per lungo tempo.