Lo vedete quotidianamente nelle pubblicità dell’Eni ma anche quando fate il pieno (piangendo) dal benzinaio…ma come mai quel cane ha 6 zampe?
Eccolo qui il protagonista del nostro racconto, diciamolo subito che la storia di questo logo è sempre stata misteriosa e carica di leggende, tanto che anche la Eni sul suo sito ufficiale non ne spiega direttamente il motivo.
La più plausibile è legata ad uno slogan che doveva pubblicizzare la nuova benzina italiana, la supercortemaggiore, che recitava così:
Il cane a sei zampe fedele amico dell’uomo a quattro ruote.
Quindi le sei zampe rappresentano le quattro ruote dell’auto più i due arti inferiori dell’uomo.
Andiamo ora a raccontare un po’ la storia di questo chiacchierato logo.
Enrico Mattei (presidente Agip dal 1945) decise di indire un concorso per la realizzazione di questo nuovo simbolo con un montepremi altissimo per l’epoca, ovvero 10 milioni di lire. L’adesione fu subito incredibile e il numero delle proposte fu superiore alle 4.000, tra tutte queste venne premiato da una giuria l’opera dello scultore Luigi Broggini ma presentata da Giuseppe Guzzi.
A questa opera però vennero fatte delle modifiche, in origine questo cane aveva la testa protesa in avanti ma in molti la considerarono aggressiva e quindi venne rivolta indietro.
Da allora il cane a sei zampe cominciò a pubblicizzare la “potente benzina italiana” e venne scelto anche come logo ufficiale della società.
Nel corso degli anni vennero fatti un paio di restyling, entrambi affidati a Bob Noorda.
Il primo intervento, del 1972, fu quello di accorciare la lunghezza del cane e di diminuirne l’angolazione, in modo da farlo rientrare in quadrato giallo dagli angoli smussati, venne anche introdotta la scritta Agip con uno speciale font con le lettere tagliate da un filo bianco al centro, simbolo di una strada a due corsie divise dallo spartitraffico.
Il secondo, del 1998, mise il cane su sfondo giallo e con sotto la scritta Eni con al centro una sottile linea rossa di separazione.
L’attuale grafica invece è rappresentata dal solito animale su sfondo bicolore bianco e giallo e con la scritta Eni tutta in minuscolo.
Genio di uno cane.